Quando si accumulano ritardi nei pagamenti di finanziamenti o prestiti, il solo pensiero di dover interagire con le agenzie di recupero crediti può causare notevole stress.
Vedere un numero sconosciuto che chiama può scatenare un’ondata di ansia: il battito cardiaco accelera, le narici si dilatano, la testa inizia a girare, le mani perdono sensibilità, la bocca si fa secca. E la domanda che si insinua nella mente è: “Saranno loro al telefono?”
Ignorare la chiamata potrebbe sembrare una soluzione, ma c’è il timore che ciò possa solo peggiorare le cose.
Allora, quali sono le strategie per difendersi dalle agenzie di recupero crediti? In questo articolo, ti fornirò non solo suggerimenti pratici, ma anche una soluzione finale per liberarti definitivamente dalla pressione di queste telefonate.
Come operano le società di recupero crediti?
Bisogna riconoscere che molte società di recupero crediti svolgono il loro lavoro in maniera professionale e legittima.
Tuttavia, esistono casi in cui alcune di queste società adottano pratiche discutibili, talvolta al limite della legalità, provocando seri disagi ai debitori.
Le società di recupero crediti possono agire in due modi:
- Per conto di terzi, come banche o finanziarie, incaricate di recuperare somme non riscosse.
- Per proprio conto, avendo acquistato il debito. In questo caso, il loro approccio tende a essere più aggressivo ed esigente.
Questa differenziazione è chiave, poiché determina le strategie e i metodi di approccio utilizzati da tali società.
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Quali sono le conseguenze di un mancato pagamento alle agenzie di recupero crediti?
Quando non sei più in grado di onorare le rate del prestito auto o il finanziamento per acquistare l’arredamento degli ambienti domestici, cominciano ad accadere delle cose che forse nemmeno conoscevi.
Può essere che ne avessi sentito parlare, ma non potevi certo immaginare di ricevere continue telefonate: ti senti stalkerizzato. Non conoscere le tattiche di certe agenzie di recupero crediti, quelle meno scrupolose, e ignorare i propri diritti può rendere insopportabile questa pressione.
Molto spesso, le intimidazioni utilizzate da queste società sono prive di fondamento e non possono danneggiarti come minacciano di fare.
Se un’agenzia di recupero crediti è stata incaricata da una banca o da una società finanziaria per riscuotere i pagamenti arretrati, il suo ruolo si limita alla riscossione di quanto dovuto, percependo una commissione per il servizio.
Al massimo, può offrirti la possibilità di rateizzare il debito ma, se l’operatore ti minaccia di pignoramento, sappi che non ha il potere di procedere in tal senso. Solo il legittimo creditore ha la facoltà di intraprendere azioni legali nei tuoi confronti, un aspetto che approfondiremo in seguito.
In conclusione, se non saldi il debito con l’agenzia di recupero crediti, questa non può procedere con azioni immediate contro di te. Tuttavia, questa situazione potrebbe sfociare in gravi problematiche future.
Ecco gli strumenti e le tattiche che usano le agenzie di recupero crediti
Sfortunatamente, ci sono agenzie di recupero crediti che si avvalgono di personale senza etica professionale. Questi collaboratori non esitano a condurre conversazioni telefoniche con persone che dall’altra parte della linea sono in preda alla disperazione.
Sono individui che trovano il loro potere nelle minacce, mirando a dominare e controllare l’interlocutore, un comportamento tipico dei bulli. Tuttavia, proprio come i bulli, quando vengono esposti e messi alle strette, rivelano la loro vera natura, trasformandosi in figure timorose e disorientate.
Ricorda che quelli che stai per leggere sono metodi che oscillano tra l’illecito e l’illegale, quindi è fondamentale essere informati.
Non tutte le agenzie agiscono in questo modo, ma molte purtroppo sì.
Innanzitutto, usano toni aggressivi e minacciosi: questo atteggiamento non costituisce di per sé un reato, ma rientra nell’ambito dell’illiceità. In secondo luogo, utilizzano un linguaggio volgare: anche questo comportamento è considerato illecito.
L’impiego di minacce da parte di alcune agenzie di recupero crediti è volto a intimidire il debitore. Tuttavia, devi sapere che gran parte di esse sono prive di fondamento legale.
Analizziamo insieme alcune delle tattiche intimidatorie più frequentemente utilizzate dalle agenzie di recupero crediti.
1. Manderemo un ufficiale giudiziario a casa tua, se non paghi
Prima che l’ufficiale giudiziario possa presentarsi alla tua porta, deve essere avviata una procedura che richiede tempo.
Le agenzie di recupero crediti non hanno la facoltà di impiegare ufficiali giudiziari a proprio piacimento: solo un giudice, in presenza di atti specifici, può farlo.
2. Se non saldi il debito, metteremo all’asta la tua casa
La procedura per mettere una casa all’asta è complessa e non può essere avviata unilateralmente da un’agenzia di recupero crediti.
Occorre un processo giudiziario che coinvolga un giudice.
3. Se non effettui il pagamento, ti segnaleremo al CRIF
Se un’agenzia di recupero crediti ti sta contattando, molto probabilmente sei già stato segnalato al CRIF.
Le segnalazioni al CRIF sono obbligatorie e avvengono già dopo il mancato pagamento della prima rata, rendendo quindi questa minaccia irrilevante.
Se hai già troppi debiti, una segnalazione al CRIF potrebbe persino risultare benefica, in quanto impedisce di contrarre ulteriori debiti che potrebbero aggravare la tua situazione.
4. In caso di mancato pagamento, interverrà l’esattore
Questa affermazione rappresenta una minaccia vera e propria, che non ha alcun fondamento legale.
A tal proposito, però, è fondamentale che tu sappia come gestire eventuali visite a domicilio da parte di creditori o agenzie di recupero crediti.
Se un creditore o un’agenzia di recupero crediti dovesse presentarsi presso la tua abitazione, ricorda che non sei obbligato a permettergli di entrare. Se non desideri riceverli, chiedi loro di andarsene e, qualora non acconsentano, hai tutto il diritto di chiamare le autorità, come i carabinieri, per intervenire.
Se vuoi concedere loro un incontro, evita di farlo nella tua abitazione: fissa un appuntamento nei loro uffici.
Agenzie di recupero crediti: Cosa NON possono fare
Le agenzie di recupero crediti, se vengono a casa tua e non ti trovano, possono lasciare avvisi nella tua cassetta postale, ma questi devono essere discreti e anonimi. L’uso di buste o avvisi colorati, che suggeriscono una connotazione giudiziaria, rappresenta una pratica illecita e manipolatoria.
Inoltre, per intimorirti ancora di più, si servono di termini che ti spaventano: “Verbale n. …”, “Licenza Questura di …”, o “Per conto dell’ufficio legale…”, ecc…
Queste sono tutte modalità illecite!
- È severamente proibito alle agenzie di recupero crediti cercare i debitori nei loro luoghi di lavoro, presso l’abitazione di parenti o amici. Questi atteggiamenti testimoniano una grave violazione dei diritti personali e possono essere considerati atti di stalking.
- Le agenzie non possono attuare comportamenti invasivi come appostarsi vicino alla tua abitazione nel tentativo di intercettarti.
- È assolutamente vietato avvicinare un debitore in presenza dei suoi figli, in quanto ciò potrebbe compromettere gravemente la stabilità emotiva dei minori.
- Le agenzie di recupero crediti non possono presentarsi fuori dalle scuole: ciò è inaccettabile e illegale.
Se si comportano in questo modo, chiama la polizia o i carabinieri e vedrai che se la daranno a gambe levate. Ma non è finita qui. Eh sì, perché ci sono tante altre cose che non potrebbero fare, ma che continuano a fare.
Spesso chiamano con numeri sconosciuti.
È fondamentale che chi ti chiama da un’agenzia di recupero crediti si presenti in modo trasparente. Il numero da cui ti telefona deve essere visibile e la persona dall’altra parte del telefono dovrebbe indicarti nome, cognome e l’azienda per cui lavora.
In molti casi si fingono avvocati.
Sii vigile nei confronti di chi si finge tale senza avere le credenziali necessarie per poterlo fare. È illegittimo per una persona presentarsi come avvocato senza essere regolarmente iscritto all’albo professionale. Se un operatore afferma di essere un avvocato, chiedigli l’albo di appartenenza per verificarne l’autenticità.
Nella maggior parte dei casi, le agenzie di recupero crediti violano la privacy e diventano più che invadenti.
Secondo il Garante della Privacy non possono esagerare con il numero di telefonate, né tantomeno possono chiamare a tutte le ore. Sebbene non ci siano regole scritte precise, generalmente si accettano chiamate durante gli orari lavorativi e non più di una volta ogni due giorni.
Spesso, registrano la chiamata con la scusa di tutelare gli interessi del debitore.
Se tentano di farlo, hai il diritto di rifiutare e richiedere l’immediata interruzione della registrazione. L’agenzia di recupero crediti può trattare solo dati specifici relativi alla tua situazione debitoria, come dettagli anagrafici, codice fiscale o partita IVA, l’importo del debito e i tuoi contatti ufficiali.
Qualsiasi altro utilizzo dei dati personali è una violazione della privacy.
Conoscere questi aspetti ti mette in una posizione più sicura e informata quando hai a che fare con le agenzie di recupero crediti, permettendoti di proteggere i tuoi diritti e di ridurre l’ansia legata a tali interazioni.
Cosa accade in caso di mancata risposta a un’agenzia di recupero crediti?
Potresti sentirti incline a evitare le telefonate delle agenzie di recupero crediti e ti chiedi se sia obbligatorio rispondere.
La verità è che queste chiamate non hanno lo stesso peso legale di una comunicazione ufficiale, come una notifica tramite raccomandata A/R. Ecco perché non rispondere alle chiamate del recupero crediti non implica conseguenze legali.
Se il mancato pagamento è temporaneo, per uno o due mesi, potrebbe essere saggio rispondere per dimostrare la tua volontà di risolvere la situazione.
Tuttavia, se ti trovi in una condizione di sovraindebitamento e non hai la possibilità di ripianare i tuoi debiti, non rispondere non influisce sui tuoi diritti legali. Puoi quindi decidere di ignorare queste chiamate senza temere ripercussioni legali dirette.
Come proteggersi dalle agenzie di recupero crediti in caso di stalking e minacce
Alcune agenzie di recupero crediti possono adottare vere e proprie tattiche intimidatorie.
Ma come puoi difenderti da queste azioni?
Innanzitutto, è fondamentale ricordare che l’operatore ha il dovere di trattarti con rispetto e cortesia. Se questo non accade, se si configura un illecito e, in casi di ripetute minacce o molestie, puoi persino sporgere denuncia per stalking.
Importante è sapere che la responsabilità non ricade solo sull’operatore singolo, ma si estende alla società di recupero crediti e all’ente che ha commissionato il recupero, come una banca o una società finanziaria.
La legge prevede una corresponsabilità in queste situazioni, mettendo quindi “sulla graticola” tutti i soggetti coinvolti.
Le sanzioni per comportamenti scorretti possono essere gravi.
Il Garante della Privacy ha multato società di recupero crediti per contatti inappropriati e minacce verso persone diverse dal debitore (familiari, colleghi, ecc…). A volte, addirittura, si sono verificati anche arresti per aggressioni fisiche.
Per tutelarti efficacemente, è fondamentale conoscere i tuoi diritti e le normative a tua tutela, come la legge contro il sovraindebitamento. Ne parleremo in dettaglio nel paragrafo seguente.
Legge contro il sovraindebitamento: ecco come puoi sfruttarla per difenderti dalle agenzie di recupero crediti
Una delle norme italiane più importanti, spesso trascurata sia dallo Stato che dalle banche, è la Legge 3 del 2012, che ha ricevuto recenti miglioramenti con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Questa legge, conosciuta anche come legge salva suicidi, rappresenta una soluzione radicale per chi affronta difficoltà finanziarie gravi, offrendo gli strumenti necessari per difendersi efficacemente dalle agenzie di recupero crediti e dal sovraindebitamento.
Quando parliamo di sovraindebitamento ci riferiamo a situazioni in cui le persone hanno troppi debiti che non riescono a saldare. Se la tua condizione finanziaria precaria può essere risolta in breve tempo, allora non rientri in questa categoria.
Se invece sei pieno di debiti, comprendendo il tuo disagio. Con risorse limitate per sostenere la tua famiglia e onorare le rate, devi anche sopportare le incessanti e stressanti telefonate delle agenzie di recupero crediti.
In questo scenario, il futuro sembra cupo e privo di speranza.
Il ciclo inizia con telefonate intimidatorie e può culminare in azioni legali come pignoramenti di stipendi, conti correnti o persino la vendita all’asta della tua abitazione. Questo processo può lasciarti letteralmente senza nulla e ancora sommerso da debiti non estinti dai pignoramenti.
Tuttavia, devi sapere che c’è una via d’uscita.
Esiste infatti una legge che può assisterti, permettendoti di ripulire il tuo carico debitorio attraverso condizioni ragionevoli e praticabili. Questa legge è la già citata Legge 3 del 2012, arricchita dalle disposizioni del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, una misura legislativa che si pone a favore di chi è oppresso da un eccessivo onere debitorio.
Questa normativa interviene quando sei sommerso da debiti insormontabili, consentendoti di raggrupparli in un’unica soluzione e di pagare ciò che è realisticamente alla tua portata, per un periodo di tempo stabilito da un giudice.
Il cuore di questa legge sta nel garantire che i debiti siano onorati, proteggendo contemporaneamente le necessità vitali della tua famiglia e assicurando a te e ai tuoi cari una vita dignitosa. Tutto ciò che supera le tue necessità essenziali sarà impiegato per ridurre il debito.
Questa norma incarna un principio di profonda umanità e rispetto della dignità personale.
Le procedure per affrontare il sovraindebitamento sono variabili, infatti, dipendono dalla situazione patrimoniale e dalle circostanze che ti hanno portato a questa condizione di difficoltà. Ma, nonostante ciò, tutti i percorsi per gestire il sovraindebitamento mirano a:
- Fermare l’azione dei creditori, mettendo fine alle fastidiose chiamate delle agenzie di recupero crediti.
- Annullare i debiti che non sei in grado di onorare.
- Ripartire da zero, senza debiti e senza macchie nel tuo storico creditizio.
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La procedura contro il sovraindebitamento non è un contenzioso giudiziario ma un percorso strutturato che mira a ottenere l’approvazione del giudice per un piano di ristrutturazione del debito. In sostanza, ci sono solo due possibili esiti: o la pratica viene accolta oppure viene rigettata per inesattezze o mancanze procedurali.
Con la nostra esperienza e competenza, sappiamo cosa occorre affinché la pratica non venga rigettata. Qualora ciò si verifichi, vuol dire che sei finito nelle mani di un incompetente.
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