I debiti dei genitori ricadono sempre sui figli? Sì, ma esiste un modo per evitarlo
Una delle maggiori preoccupazioni per un genitore è quella di lasciare in eredità ai propri figli i debiti accumulati.
Spesso, questo timore si concretizza quando un genitore decede e i figli si trovano a dover affrontare l’entità e la natura dei debiti che ha lasciato.
Si tratta di un fenomeno che, ahimè, è sempre più in aumento.
Infatti, con un incremento costante dei casi di sovraindebitamento, ad oggi oltre 7 milioni di italiani si trovano in questa situazione; di conseguenza, il pericolo che i debiti di un genitore possano ricadere sui figli è sempre più alto.
Quando i figli ereditano i debiti dei genitori?
È un errore pensare che i figli non debbano farsi carico dei debiti dei genitori. Se questi restano insoluti, ne risponderanno le generazioni future.
Questa situazione si verifica sia quando i genitori decedono, lasciando che siano i figli a ereditare i loro debiti, sia mentre sono ancora in vita.
Dal punto di vista legale, la situazione è molto chiara e nei paragrafi seguenti esamineremo in modo più approfondito le implicazioni di questa dinamica.
Debiti genitore deceduto: cosa accade alla scomparsa di un genitore?
Quando i genitori muoiono, i loro debiti non passano automaticamente ai figli.
I debiti sono parte del patrimonio del defunto e quindi entrano nell’asse ereditario lasciato ai figli.
Questi ultimi possono ereditare i debiti solo se accettano l’eredità.
Alla morte di un genitore, il patrimonio, inclusi beni e debiti, diventa parte dell’eredità.
Figli e coniuge sono i primi in linea per ereditare, ma non sono considerati tali finché non accettano formalmente l’eredità.
L’accettazione deve essere espressa per iscritto o attraverso atti che confermano la posizione di erede, come prendere possesso di un immobile del defunto o vendere beni per coprire spese funebri.
Una volta che i figli accettano l’eredità, sia esplicitamente che tramite tali atti, diventano responsabili dei debiti del genitore.
Accettare l’eredità significa prendere possesso sia dei beni che dei debiti. Avvenuto ciò, non è più possibile rinunciare, e i figli si trovano a rispondere anche per gli errori finanziari dei genitori.
I debiti dei genitori in vita ricadono sui figli?
A prima vista, la risposta può sembrare ovvia: no, perché i debiti sono personali e non ricadono sugli altri.
Tuttavia, la realtà è più complessa.
Tralasciando il fatto che i coniugi in comunione dei beni condividono anche i debiti (cosa che al momento non ci riguarda), in alcuni casi i figli possono trovarsi a pagare i debiti dei genitori.
Per esempio, un figlio che abbia agito come garante per un genitore mediante una fideiussione sarà responsabile per i debiti se l’investimento non venisse onorato.
Inoltre, se figlio e genitore avviassero insieme una società di persone, la legge stabilisce che i soci sono responsabili illimitatamente e solidalmente per i debiti. In pratica, se la società va in perdita, il figlio potrebbe trovarsi a coprire interamente i debiti nel caso in cui il genitore non disponga dei fondi necessari.
Esiste anche un’altra ipotesi che rappresenta un grosso rischio, ossia quando un genitore nullatenente convive con il figlio.
Anche se il genitore non possiede nulla, la convivenza potrebbe portare a un pignoramento mobiliare del 50% del mobilio e dei beni pignorabili.
Debiti genitori figli: ecco come puoi proteggere i tuoi figli
Naturalmente, il modo più semplice per proteggere i tuoi figli dai tuoi debiti è saldarli. Questo non solo elimina qualsiasi possibilità che i debiti ricadano sulle loro spalle, ma ti permette anche di lasciare ai figli un patrimonio senza preoccupazioni.
Tuttavia, se non è fattibile estinguere completamente i debiti, cercare di eludere le proprie responsabilità non è la soluzione.
Evitare i creditori, diventare insolventi e condurre una vita da “invisibili” non è la strategia migliore, né per te né per i tuoi figli, che potrebbero risponderne in futuro.
Al contrario, è essenziale affrontare il problema alla base e risolverlo.
Per chi non riesce a coprire tutti i propri debiti, la legge offre una via d’uscita attraverso le norme sul sovraindebitamento, introdotte nel codice della crisi. Queste permettono a persone, imprenditori, società di persone e professionisti di cancellare i debiti insostenibili e ripartire da zero.
La logica dietro questa legge è chiara e diretta: se una persona è così sommersa dai troppi debiti da trovarsi in stato di sovraindebitamento, può pagare quanto è nelle sue possibilità, stralciando le somme che non riesce a saldare.
Questa non è una legge per chi cerca di sfuggire ai propri obblighi, ma una misura civile intesa ad aiutare individui e famiglie a superare una situazione debitoria insostenibile, permettendo loro di lasciarsi alle spalle il passato e ricominciare.
Questa è l’unica soluzione reale per chi non vuole lasciare debiti ai propri figli, rischiando di comprometterne il futuro.
Qualsiasi altro approccio non fa altro che aggravare il problema, rendendolo ancora più difficile da risolvere.
Solo attraverso la legge sul sovraindebitamento si può trovare una vera soluzione definitiva.
La storia di Milena e Maurizio: ecco come abbiamo cancellato 112.000 euro di debiti evitando che ricadessero sui loro figli
Milena e Maurizio, una coppia sposata con numerosi progetti in comune, nel 2017 hanno deciso di avviare una gelateria. Inizialmente, l’attività andava a gonfie vele, ma con il tempo si è trasformata in un fardello, anche per via di un socio.
Man mano che i debiti crescevano e i capitali scarseggiavano, la coppia si trovava in crescente difficoltà.
La principale preoccupazione di Milena era l’impatto che questa situazione avrebbe potuto avere sulle loro figlie, un timore che cresceva sempre più dentro di lei.
Nonostante le sfide, Milena e Maurizio sono stati tenaci e non si sono dati per vinti di fronte ai debiti o alla paura.
Dopo un’accurata ricerca, hanno trovato il nostro supporto.
Scopri la loro storia nel video, dove Milena e Maurizio raccontano di persona come hanno superato le difficoltà.
Anche in questo caso emerge l’importanza del coraggio e della determinazione nel superare lo stato di sovraindebitamento.
Milena dimostra una tenacia eccezionale, equilibrata dallo scetticismo cauto di Maurizio, che si assicurava della veridicità e correttezza di ogni passo.
Alla fine il giudice ha deciso di cancellare 112.000 € di debiti.
Fatti e Non Parole: ecco il libro che racchiude le storie di chi ce l’ha fatta a liberarsi dei debiti
Essere cauti non è un errore, come Maurizio stesso ha sottolineato, dato che non è raro incontrare persone che promettono molto senza mai mantenere le loro promesse.
Noi di Legge3.it ci impegniamo ogni giorno per aiutare individui e famiglie che cercano la nostra assistenza.
Finora, abbiamo aiutato 169 persone a liberarsi da un totale di 83.875.000 € di debiti insostenibili.
Queste sono persone che hanno lottato ogni giorno per recuperare una vita tranquilla. Sono storie vere di sofferenza e coraggio.
Abbiamo raccolto alcune di queste storie nel nostro libro, “Fatti e Non Parole“.
Questo libro voluminoso e dettagliato include solo alcuni dei nostri successi. Puoi iniziare a leggerlo subito: scarica gratuitamente la tua copia in PDF, senza bisogno di fornire dati personali.
All’interno di Fatti e Non Parole, oltre alle narrazioni, troverai copie delle sentenze emesse dai tribunali e lettere di ringraziamento scritte dai protagonisti.
Il libro è una testimonianza tangibile che dimostra come siano i risultati concreti a contare, e non le sole parole di chi promette senza poter dimostrare nulla.
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Con la nostra garanzia, ci assumiamo un impegno: se il processo di liberazione dai debiti non produce il risultato sperato, ti rimborsiamo tutti i soldi.
Un procedimento legale per il sovraindebitamento richiede criteri specifici; se anche uno di questi manca, la pratica sarà bocciata. Tuttavia, se tutti i requisiti sono soddisfatti, il procedimento andrà a buon fine, perché il giudice emetterà una sentenza di omologa del piano.
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